Le tre stanze sono affittate singolarmente in regime di cedolare secca, la maggiore convenienza possibile per il proprietario e per l'inquilino!
Cosa comporta per l’inquilino la cedolare secca? Il primo vantaggio è quello di non vedersi aumentare il canone di locazione per tutta la durata del contratto.
La cedolare secca sugli affitti è un’alternativa forfettaria al regime di tassazione ordinario che sostituisce:
l’Irpef e le relative addizionali;
l’imposta di registro, anche sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione; l’imposta di bollo, anche sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
La base imponibile è il canone di locazione senza riduzioni fiscali.
Il proprietario è obbligato a comunicare la sua scelta della cedolare secca all’Agenzia delle Entrate ed all’inquilino.
Ecco, quindi, un primo elemento su ciò che comporta per l’inquilino la cedolare secca: la sicurezza di non vedersi aumentare l’affitto per tutta la durata del contratto, compresa l’eventuale proroga ed incluso l’adeguamento alla variazione Istat.
Quali sono i vantaggi per l’inquilino?
L’azzeramento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo, di solito distribuite al 50% tra proprietario ed inquilino. Che cosa si risparmia? Sull’imposta di registro, il 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Sull’imposta di bollo, 16 euro ogni 4 facciate oppure ogni 100 righe di contratto;
la sicurezza di lasciare invariato il canone di affitto per tutta la durata del contratto, compresi eventuali rinnovi ed aggiornamenti Istat;